La comunicazione aziendale ai tempi del coronavirus
L’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown hanno cambiato la comunicazione e il modo di fare impresa. Come cogliere le nuove opportunità che questa sfida ci offre.
“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio… Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.” (Haruki Murakami)
L’attuale emergenza sanitaria e il conseguente lockdown hanno imposto a tutti noi un’esperienza che ricorderemo per il resto della vita: un periodo in cui ci siamo uniti e divisi, che abbiamo sopportato e a tratti detestato e che in ogni caso ci avrà cambiato profondamente.
Ci stiamo preparando, in Italia e nel mondo, ad una crisi economica senza precedenti che sta investendo tutte le imprese, a prescindere dalle loro dimensioni ed importanza. Per molte di loro il rischio di chiusura, quando sarà possibile ricominciare, è più che concreto.
Alla crisi si può rispondere in due modi: continuando a fare quello che si è sempre fatto o studiando una nuova strategia, utilizzando nuovi strumenti che prima non conoscevamo, per essere pronti ad affrontare con nuove armi le sfide che ci attendono.
Ricordando le parole di Albert Einstein: “È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato”.
Oltre al coraggio e alla determinazione, qualità indispensabili, il migliore strumento per far ripartire la propria attività in questo periodo di distanziamento sociale è la comunicazione digitale. Tutti noi abbiamo passato in questi ultimi mesi molte ore davanti allo schermo di un PC per lavorare in smart-working, fare attività fisica, cercare notizie, visitare virtualmente mostre e musei, cercare ricette di cucina, scrivere ai nostri cari lontani, scambiarci informazioni e acquistare quello che non potevamo più comprare nei negozi. La necessità di accedere al consumo quindi non è cambiata, sono solo cambiate le modalità.
Così molti ristoranti hanno iniziato a proporre le loro specialità a domicilio, insegnanti di fitness, di yoga e di lingue hanno iniziato ad offrire le loro lezioni online e tanti negozi hanno aperto siti e-commerce per continuare a vendere i loro prodotti.
Che cosa fare allora? Ecco alcune tra le principali strategie:
Concentrarsi sulle persone e sui loro bisogni: in un momento difficile come questo trovare soluzioni per gli altri è sicuramente una scelta che sarà apprezzata e creerà un legame anche per il futuro.
Essere presenti ed attivi sul web: chi oggi non dispone di un sito internet è fortemente penalizzato. Con l’attività ferma non ha modo di continuare a gestire il rapporto con i propri clienti e può diventare invisibile. Un sito web è molto più che un semplice, tradizionale negozio o uno studio, è la nostra vetrina sul mondo, aperta in qualsiasi giorno e a qualsiasi ora che oggi più che mai può fare la differenza.
Tuttavia avere un sito non basta, esso è un potente strumento di comunicazione e come tale deve avere contenuti interessanti, che stimolino l’interesse degli utenti e deve avvalersi inoltre di ulteriori strumenti di interazione che contribuiscono a creare sul web l’immagine dell’azienda.
Vendere i propri prodotti e servizi attraverso un sito e-commerce: aprire un sito di e-commerce offre numerosi vantaggi tra cui quello di mostrare i propri prodotti e servizi ad un numero illimitato di persone in qualsiasi parte del mondo ed a qualsiasi ora del giorno, in definitiva è come avere un punto vendita aperto 24 ore su 24. Sono molti coloro che hanno affiancato al proprio negozio la possibilità di vendere online con consegna a domicilio e quelli che, per contrastare la crisi e contenere i costi fissi, hanno puntato solo sulla vendita online ottenendo buoni risultati.
Restare in contatto con i propri clienti attraverso i social e l’invio di newsletter: l’insieme dei clienti che utilizzano i prodotti o i servizi di un’azienda si può definire una “community”. È importante quindi concentrare questa community intorno ai canali social dell’azienda, informandola, intrattenendola e gratificandola al fine di fare sentire ogni cliente parte di essa. Anche l’invio di newsletter è uno strumento efficace per tenere costantemente aggiornati sulle novità e sulle proposte dell’azienda.
Questo costante lavoro di informazione e coinvolgimento è di fondamentale importanza per creare un legame, quella che gli esperti di marketing chiamano la fidelizzazione del cliente, che continuerà a dare i suoi frutti anche quando l’emergenza sarà finita.
Giuseppina Perrone